Aggiornata negli interni a inizio 2018 e nella carrozzeria nell’estate dello stesso anno, la più piccola delle Jeep è costruita in Italia (condivide la base con la Fiat 500X) e offre un abitacolo realizzato con buona cura e davvero spazioso in rapporto alle dimensioni esterne. Non molto grande, invece, il bagagliaio col divano in posizione d’uso: 351 litri, che diventano 1297 quando si reclinano i posti dietro (ma lo scalino che si crea non aiuta a caricare). Il comportamento stradale è piacevole e il comfort di buon livello, anche se sullo sconnesso la risposta delle sospensioni è un po’ rigida (un fenomeno enfatizzato dai cerchi in lega di 18” e, soprattutto, di 19’’) e in velocità non mancano i fruscii causati dalla forma squadrata della carrozzeria. L’attitudine fuoristradistica della Jeep Renegade dipende dalla versione: sono più votate all’asfalto le varianti a trazione anteriore, mentre le “integrali” 4WD hanno la luce a terra aumentata da 17,5 a 19,8 cm, quanto basta per affrontare senza patemi i fondi innevati e gli sterrati di un certo impegno (complice pure il limitatore di velocità in discesa). Infine, c’è la “specialistica” Trailhawk: proposta con il motore 2.0 turbodiesel con 170 CV e cambio automatico a 9 marce (la prima, particolarmente corta, si attiva solo in modalità “fuori strada”), dispone di 21 cm di luce a terra e di differenziale posteriore bloccabile.