La Ford Kuga è una confortevole suv lunga 454 cm, dalle forme tradizionali ed equilibrate. Il 1.5 a gasolio è silenzioso, ha un’erogazione regolare e risulta adeguato a svolgere il suo compito; in città e fuori la sete è poca mentre la marcia in autostrada peggiora la media (anche perché la sesta marcia non è delle più lunghe). Per contro, della Ford Kuga si apprezzano le finiture discrete e la piacevolezza di guida. Viste le dimensioni, però, si pretenderebbe un baule più generoso; centrato il prezzo, mentre le frequenti promozioni ne arricchiscono la dotazione.
Se cercate una suv a trazione anteriore che metta il comfort in primo piano, questa Ford Kuga può fare al caso vostro: le sue sospensioni “lisciano” l’asfalto, l’insonorizzazione è curata e il 1.5 diesel spinge con notevole regolarità e senza ritardi. Però, anche per via del peso dell’auto e a dispetto delle marce non “distese”, senza scalare si riguadagna velocità con una certa “calma”; e a 130 km/h i consumi sono piuttosto alti. Lo sterzo (non troppo leggero) ha una risposta omogenea, come i freni, che mostrano una buona prontezza e modulabilità, oltre a spazi d’arresto ridotti. In questa versione, l’auto ha un prezzo competitivo; certo, la dotazione di serie è solo sufficiente, ma al momento della prova erano in omaggio sia il pacchetto Titanium (sensori di distanza posteriori, specchi ripiegabili elettricamente e altro) sia il navigatore. Si pagano, invece, i sistemi di sicurezza evoluti, come la frenata automatica e il mantenimento di corsia (nel pacchetto Driver Assistance. La casa prevede anche frequenti sconti, con finanziamento senza anticipo e tassi interessanti. Il veloce sistema multimediale supporta Android Auto e Apple CarPlay, ma non ha la radio digitale Dab; e certi tasti nel volante si premono male. La chiamata automatica d’emergenza (di serie) sfrutta un cellulare collegato preventivamente via Bluetooth: in sua assenza, non funziona. A proposito di sicurezza, nel 2012, appena presentata, la Ford Kuga era stata sottoposta ai crash-test EuroNCAP, ottenendo “cinque stelle” e un lusinghiero 94% nella protezione degli occupanti (oggi, però, i test sono più severi).