Anche se verrà sostituita dal nuovo modello entro la fine del 2019, la BMW Serie 3 Touring resta una famigliare grintosa e accattivante; è spaziosa soprattutto davanti, mentre sul divano si viaggia comodi soltanto in due. Sportiveggiante anche l’abitacolo, accuratamente rifinito ed equipaggiabile con numerosi accessori, fra cui l’head-up display a colori che proietta nel parabrezza alcune informazioni della strumentazione, oppure il navigatore con schermo di 8,8 pollici (anche con funzione TV); perfettibile, però, la collocazione dei comandi nel tunnel. Per facilitare l’accesso all’ampio baule (dalla forma regolare e con la soglia a soli 62 cm dal suolo) è possibile avere anche il portellone ad apertura elettrica; pratico il lunotto sollevabile separatamente (di serie). Tradizionalmente fedele alla trazione posteriore, non fa certo mancare il comfort ma, pure, offre qualità dinamiche di riferimento, che possono essere ulteriormente accentuate acquistando l’assetto adattativo M (con sospensioni elettroniche). Numerose le varianti nella gamma della BMW Serie 3 Touring, ma a benzina manca un motore “intermedio”: si può scegliere solo fra il minuscolo tre cilindri 1.5 da 136 cavalli della 318i (comunque discretamente vigoroso) e il poderoso (ma costoso, anche da gestire) 3.0 da 326 CV della 340i. Le versioni turbodiesel si basano su un 2.0 declinato nelle varianti da 116 (316d), 150 (318d), 190 (320d) o 224 CV (325d), che si affiancano al 3.0 (a sei cilindri in linea) da 258 (330d) o 313 CV (335d). Chi è attento all’ecologia può orientarsi sulla 320d EfficientDynamics (con svariati accorgimenti per consumare e inquinare meno) da 163 cavalli. La trazione è posteriore o integrale per le xDrive.